mercoledì 3 febbraio 2010

Piano di battaglia...

Mollare tutto ed andare all’arrembaggio in terra straniera senza conoscere la lingua e senza un punto di appoggio, non è forse la decisione più consona per chi è abituato a programmare quasi tutto.

In qualche modo mi devo organizzare mentalmente con un piano di battaglia che voglio seguire. L’esigenza è quella di pormi qualche obbiettivo per stabilire fra poco più di un anno quali saranno stati i miei fallimenti e quali i miei traguardi.

Il mio piano di battaglia valido per i prossimi quattordici mesi è più o meno il seguente.

Il prossimo mese sarà dedicato all’università e fino al 25 febbraio dovrò prepararmi e superare l’esame di Economia Aziendale e di Diritto Pubblico. Dovrò inoltre reperire i libri delle materie che dovrò studiare per gli esami che darò al mio ritorno (se torno).

Dal 26 febbraio fino alla mia partenza (prevista per fine aprile) dedicherò il mio tempo libero allo studio dell’Inglese. Ho intenzione di seguire tutte e 24 le lezioni del corso del Sole24Ore English24 e vedere almeno tre film in lingua originale con sottotitoli in inglese sperando di capirci qualche cosa. I film prescelti sono “Gran Torino”già visto in italiano, “Madagascar 2” non l’ho visto ma non dovrebbe risultare troppo pesante anche in lingua inglese, e poi “Il curioso caso di Benjamin Batton” un po’ lento e noioso. Non è che sono così psicopatico da pianificarmi i film che vedrò tra 2 mesi, ma per il momento sono gli unici che ho in formato DVD e per i quali posso scegliere la lingua e i sottotitoli. Penso comunque di sostituire volentieri l’ultimo con un altro meno pesante e più carino… probabilmente qualcosa di Woody Allen…

Il periodo fino alla mia partenza sarà anche dedicato allo svolgimento di attività propedeutiche indispensabili. Queste attività sono:

  • Patente internazionale: andare alla motorizzazione civile e pagare una cifra che si aggira intorno ai € 100 per farmi dare un foglio per la validità della mia patente all’estero;
  • Reperire il visto Working Holiday: visto valido 12 mesi, che dovrebbe essere rilasciato in 48 ore (altri € 100) e che mi permetterà di risiedere in tutto il territorio australiano con la possibilità di lavorare;
  • Biglietto aereo A/R: la compagnia già è stata scelta “Emirates”, tra i primissimi posti nella classifica delle migliori compagnie aeree. Ovviamente l’acquisto dovrà essere successivo all’approvazione del visto. L’acquisto del biglietto decreterà il mio “punto di non ritorno” ovvero il momento in cui non sarà più possibile tornare indietro nella mia decisione;
  • Cointestazione del mio conto corrente ad un familiare prossimo (non si sa mai…);
  • Ricerca di un alloggio provvisorio: la prima settimana della mia permanenza in Australia la dovrò passare in un alloggio provvisorio (ostello/B&B/Motel/Hotel). L’alloggio dovrà essere scelto e prenotato dall’Italia, anche se può essere considerata valida la possibilità di farlo scegliere al taxi che mi accompagnerà dall’aeroporto alla città.

Una volta arrivato a Melbourne dovrò passare la mia prima settimana alla ricerca di una stanza o di un appartamento nel quale abitare. L’obbiettivo è quello di trovare una stanza in un posto non troppo lontano dal centro, pulito, abitato da miei coetanei e che abbia un accesso ad internet.

Una volta trovato l’appartamento e dopo essermi più o meno orientato, dovrò cercare una scuola decente per imparare seriamente il mio inglese. Non saprei dire quanto ci metterò a parlare la lingua, ma ho considerato che tre mesi di corso intensivo ( 5/6 ore al giorno) dovrebbero essere sufficienti a darmi le basi ed andare bene per lo meno per affrontare la possibilità di essere capiti in un colloquio. Ad ausilio delle mie finanze, i tre mesi di studio saranno accompagnati da una ricerca di lavoro saltuario, magari per il sabato e la domenica (cameriere, lavapiatti, killer). Dovrò anche in questo primo periodo provvedere ad alcune attività ordinarie come l’attivazione del servizio sanitario australiano, il tax file number (necessario per lavorare in regole), l’apertura di un conto corrente in una banca australiana e qualche altra cosina che al momento mi sfugge.

Passati i primi tre mesi e mezzo, a metà dell’inverno australiano, con l’avvicinarsi della primavera andrò in cerca di uno di quei lavori contraddistinti dalla legge australiana come “lavoro specifico”. Questa tipologia di lavoro, che varia dalla semina o raccolta di prodotti ortofrutticoli, dal lavoro in cava per l’estrazione mineraria o dal lavoro in nave alla raccolta di perle, se prestati per un totale di 88 giorni (comprese le domeniche) mi darebbero il diritto al rinnovo per ulteriori 12 mesi del visto Working Holiday (da richiedere entro il compimento del mio trentesimo anno di età). Per mia fortuna questi 88 giorni di lavoro non dovranno essere consecutivi, ciò vuol dire che posso consumarli nel momento che ritengo migliore.

Nel frattempo andrò alla ricerca di un lavoro all’interno di un ufficio, nel campo dell’amministrazione, contabilità e finanza. In considerazione del fatto che il mio inglese non sarà ancora dei migliori, la mia offerta di lavoro sarà a basso costo, il mio obbiettivo è quello di trovare il lavoro, non quello di guadagnarci. È ovvio che una volta entrato, se saprò vendermi bene, potrò contrattare la mie prestazioni o con uno stipendio decente, o con la possibilità di farmi da sponsor per un visto permanente. Male che vada avrò sempre un’esperienza estera nel mio campo da poter riportare nel mio curriculum italiano (e non è poco).

Non dovranno mancare visite del territorio, come la barriera corallina, o altri luoghi che vorrei visitare nel caso in cui qualche mio conoscente decidesse di venirmi a trovare.

Tutto il resto sarà da valutare al momento, tra le cose da vagliare ci sarà la necessità di acquistare una macchina per i miei spostamenti, la possibilità di trasferirmi da Melbourne in un’altra città (provare per esempio Sydney), la possibilità di sposare una vecchia cicciona australiana per il visto permanente.

Tra un anno racconterò come sono andate realmente le cose, dove sono riuscito a seguire il mio piano e dove il mio piano è andato a farsi fottere….